Marco,
55 anni.
Abitava e adesso vive in una nuova casa a Casamicciola Terme:
«Io abito a San Pasquale, proprio al limite della zona colpita dal terremoto e purtroppo la mia è stata una delle poche case in quella zona che è stata colpita. Abbiamo dovuto lasciarla perché ci hanno fatto le ordinanze di sgombero. Adesso sono in affitto, la casa l'ho trovato vicino a quella dov'ero prima. «La sera del terremoto io ero proprio a Piazza Bagni, a casa di una zia di mia moglie. Dall'alto vedevamo tutta Piazza Bagni: si spensero le luci e si accesero solo quelle dell'albergo Manzi che col chiarore illuminava tutta la piazza. Le cose cadute procurarono una nuvola di polvere, mi resi conto da subito che la cosa era grave. Poi siamo corsi a casa dove c'è ancora mio figlio e ci siamo accorti che purtroppo avevamo ricevuto un bel danno. Avevo anche mia mamma anziana e c’era la preoccupazione di portarla fuori perché pensavamo che ci potesse essere una seconda scossa.»
Marco mette a fuoco una visione della sua vecchia casa. Il fulcro del suo scatto è il puntino di luce nella crepa: è la luce della stanza oltre il muro.
“È stata l’unica volta in cui vedere la luce mi ha provocato sconforto.”