dona la tua crepa

Ognuno di noi porta con sé una crepa.

Condividi la foto della tua crepa o delle tue crepe, legandovi un messaggio, un racconto, una poesia o ciò che per te è più significativo.
Questo è uno spazio sicuro e senza giudizio, dove puoi cercare di liberare e mostrare te stessə e le tue sensazioni più radicate.

Ogni ferita è profonda e provare a toccare il fondo può darci la spinta per risalire a galla. 

Contribuisci anche tu alla creazione di questa narrazione di lesioni: le difficoltà e le speranze, i conflitti e le bellezze creeranno un nuovo pattern tutto da scoprire.
 

Galleria di crepe

storie di crepe

Marco

In questa foto si vede la luce della stanza accanto. Quando la vidi mi cadde il mondo addosso. Era l'idea del danno ricevuto: sapevo che non era di poco conto. 

È stata l’unica volta in cui vedere la luce mi ha provocato sconforto.

In quanto a paura è stata l'esperienza più tosta della mia vita. Di più brutto ci sono altre cose che non riguardano il terremoto. Ricordiamoci sempre che la vita è quella che conta e per tutto il resto c'è un rimedio, anche se doloroso. 18/01/2022

Elena

Ci sono due punti della mia nuova casa che mi ricordano il terremoto.
Quello positivo è una crepa nel muro del terrazzo. Quasi sempre in questa crepa ci si mettono delle lumachine col guscio. Loro abitano la crepa e la riparano con la loro presenza, ci convivono. Tutto questo mi fa sorridere. 26/01/2022

Malù

Se non piove non fiorisce.
Dal letame nascono i fiori.
È tutta una questione di opposti che si uniscono.
Non ho vissuto un terremoto, ma metaforicamente credo lo abbiano fatto tutti.
I nuovi inizi sono la fine di qualcosa, la rottura, il dislegamento, la disunione. Una crepa segna la divisione. Ma è una linea che ti dirige altrove. 18/03/2022

danila

Le crepe della mia nuova casa sono crepe di dolori antichi che ho portato con me. Me ne prendo cura, giorno dopo giorno, perché senza non sarei quella che sono. 27/03/2022

efisia

Ogni volta che ci penso, ogni volta che ricordo. Bisogna iniziare a tracciare una netta separazione, una rottura, tra quello che è nostro e abbiamo dentro e quello che lasciamo entrare. 27/03/2022

CHIARA

Attraverso il seminario Arte e terremoti sono riuscita a dare un senso alla crepa che avevo scattato. Una crepa che per me ha rappresentato una spaccatura interna facendo emergere maggiore sicurezza in me stessa. Sono una ragazza abbastanza introversa, che non si espone quasi mai per paura di sbagliare e durante l'attività laboratoriale mi sono meravigliata di come si è creato un rapporto di complicità con altri allievi di altri corsi che non conoscevo, c'è stata tanta inclusività e per la prima volta mi sono sentita a mio agio. 06/06/2023

Senza nome

Palazzi come dita
Tagliano orizzonti
Flebili
Tracce d'appoggio
In luoghi d'origine
27/06/2023

Francesco soranno

Da ragazzo, una delle prime crepe che si aprì nella mia giovane ed ingenua mente fu la scoperta che il tempo, il mio tempo, non era infinito, che eravamo esseri viventi a termine, che la vita era a termine… questa dimensione mio lasciò attonito, senza parole, mi riempì l’animo di una angoscia infinita… poi, lentamente, cercai di convivere con questa nuova ed inattesa consapevolezza della mia natura mortale…

Da adulto ho cercato di esprimere questo concetto con alcuni lavori fotografici, ne invio uno che spero possa rivelare tale sentimento, tale crepa. 29/08/2023

Alessia l.

Crepe interiori.
Mancanza, dissonanza, linea di demarcazione con ciò che è stato, che è e che sarà. Dissidio interiore plasmato su un muro. Ogni crepa porta con sé una storia, un segno lasciato dal tempo, dalle ferite emotive, dalle scelte che ci hanno segnato. È come una cicatrice che rimane impressa, non per essere cancellata, ma per ricordarci del dolore. Dal dolore nasce il cambiamento. Quella frattura è un varco, una soglia oltre la quale non siamo più gli stessi. Rappresenta il momento in cui ci accorgiamo che qualcosa si è spezzato dentro di noi, una consapevolezza improvvisa che ci obbliga a confrontarci con le nostre fragilità. Ma c'è anche una bellezza nella crepa, un fascino nella sua imperfezione - che imperfezione non lo è-. In essa risiede la possibilità di un nuovo inizio, di una rinascita. È lì che si annida la speranza che, nonostante la rottura, qualcosa di nuovo possa emergere. Crepare, crepe, creparsi all'interno, rende soltanto il mausoleo della nostra anima unico, variegato, irripetibile, perché proprio le crepe che ci compongono, possono ricordarci il cammino che abbiamo vissuto faticosamente, facendoci ritrovare con le gote rosse e i piedi doloranti, e talvolta, gli occhi un po' sanguinanti di un passato mai più ritrovato, ma ricercato impetuosamente. In questo senso, la crepa diventa un simbolo un dissidio interiore che (forse) non distrugge.17/09/2024


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